PREMIO INVICTUS: I LIBRI NELLA VALIGIA DEL GRANDE LETTORE

Uno dei momenti più difficili prima di partire per le vacanze è riempire le proprie valigie.
Scegliere cosa portare nei bagagli mette sempre di fronte a numerosi dubbi e quesiti.

Avrò maggiormente bisogno di questo o di quell’altro?”.
E spesso si finisce per portare entrambi. Almeno per il sottoscritto.

Per chi è appassionato di lettura, poi, la selezione dei titoli da portare in viaggio è sempre un esercizio arduo: a quali pagine si desidera davvero dedicare il proprio tempo libero?
Ci sono libri che aspettano l’estate per essere letti: volumi ricevuti in dono a Natale, o altri addirittura rimasti non letti dalle estati precedenti.

Anche per la scelta di quali titoli portare con me in vacanza ho sempre avuto grandi difficoltà: non parto mai con meno di quattro libri, di cui uno già letto. Si tratta di una specie di paracadute qualora gli altri tre dovessero deludermi, o qualora sentissi il bisogno, per rilassarmi davvero, di ripercorrere sentieri già battuti.

Quest’anno, però, dopo tanti e tanti anni, alla valigia dei libri non ho dovuto pensare: essere uno dei Grandi Lettori del Premio Letterario Sportivo Invictus, ha fatto sì che la giuria decidesse per me cosa avrei letto durante le mie giornate di riposo.
Una situazione un po’ rischiosa, per chi come me è abituato a scegliere da solo i propri testi, e addirittura ad avere sempre un titolo di scorta in borsa.

E invece mi sono affidato totalmente ai dieci illustri giurati, che insieme al Presidente Davide Tizzano, hanno avuto l’arduo compito di selezionare i cinque titoli finalisti del Premio Invictus.
Nella mia valigia è finita, così, una cinquina davvero variegata di opere.

Si va, in ordine assolutamente casuale e non di preferenza, da La cena degli dei di Marino Bartoletti (Gallucci), a Con la testa e con il cuore (Sperling&Kupfer), scritto dall’olimpionico Alberto Cova con Dario Ricci, passando per Donne in bicicletta di Antonella Stelitano (Ediciclo), Steffi Graf. Passione e perfezione di Elena Marinelli (66thand2nd), fino a Le canaglie di Angelo Carotenuto (Sellerio).

Cinque libri molto diversi tra loro, cinque narrazioni legate allo sport, che hanno riempito le mie giornate di imprese atletiche e di vita.

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